Ridefinendo i criteri

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La serie IIIT è  una preziosa collezione delle pubblicazioni principali dell’Istituto scritte in forma sintetica, progettata per dare ai lettori una comprensione di base del principali contenuti dell ‘originale. Redatti in forma breve, facili da leggere, con un formato che fa risparmiare tempo, questi compendi offrono una panoramica, fedele e accurata, della più ampia pubblicazione e speriamo che stimolerà lettori a ulteriori approfondimenti dell’originale.

Nel mondo complesso e volatile di oggi, le conseguenze del fare affidamento su Hadith fraudolenti e contraffatti per legittimare comportamenti estremi, emettere violenze fatwa e giustificare evidenti abusi, in particolare verso le donne non è solo troppo facile ma pericoloso. Israr A. Khan ricostruisce minuziosamente lo sviluppo storico delle tradizioni orali e scritte, cosi come i molti tentativi mirati alla falsificazione.

L’autore critica in dettaglio metodologico alcuni hadith che sono stati ampiamente accettati come “autentici”.

Concentrandosi sui criteri adottati degli studiosi classici, Khan sostiene che la focalizzazione sulla continuità e sull’accuratezza della catena dei narratori, invece che sul contenuto testuale degli Hadith, ha portato all’inclusione di specifici hadith che contraddicono direttamente altri hadith, proiettano il Profeta in una luce insolita, o contraddicono/ non riflettono gli insegnamenti del Corano.

Le prominenti collezioni che abbiamo oggi sono state rese possibili grazie allo sviluppo della scienza della critica degli Hadith e i sapienti e gli studiosi musulmani meritano un profondo apprezzamento per il loro lavoro faticoso, nonché per il loro inestimabile contributo per preservare la documentazione degli Hadith al meglio della loro capacità. Tuttavia, insiste Khan, il processo e in corso, e in quanto tale, la politica della porta chiusa, che circonda attualmente l’autenticazione di Hadith deve essere attentamente riesaminata.

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La serie IIIT è  una preziosa collezione delle pubblicazioni principali dell’Istituto scritte in forma sintetica, progettata per dare ai lettori una comprensione di base del principali contenuti dell ‘originale. Redatti in forma breve, facili da leggere, con un formato che fa risparmiare tempo, questi compendi offrono una panoramica, fedele e accurata, della più ampia pubblicazione e speriamo che stimolerà lettori a ulteriori approfondimenti dell’originale.

Nel mondo complesso e volatile di oggi, le conseguenze del fare affidamento su Hadith fraudolenti e contraffatti per legittimare comportamenti estremi, emettere violenze fatwa e giustificare evidenti abusi, in particolare verso le donne non è solo troppo facile ma pericoloso. Israr A. Khan ricostruisce minuziosamente lo sviluppo storico delle tradizioni orali e scritte, cosi come i molti tentativi mirati alla falsificazione.

L’autore critica in dettaglio metodologico alcuni hadith che sono stati ampiamente accettati come “autentici”.

Concentrandosi sui criteri adottati degli studiosi classici, Khan sostiene che la focalizzazione sulla continuità e sull’accuratezza della catena dei narratori, invece che sul contenuto testuale degli Hadith, ha portato all’inclusione di specifici hadith che contraddicono direttamente altri hadith, proiettano il Profeta in una luce insolita, o contraddicono/ non riflettono gli insegnamenti del Corano.

Le prominenti collezioni che abbiamo oggi sono state rese possibili grazie allo sviluppo della scienza della critica degli Hadith e i sapienti e gli studiosi musulmani meritano un profondo apprezzamento per il loro lavoro faticoso, nonché per il loro inestimabile contributo per preservare la documentazione degli Hadith al meglio della loro capacità. Tuttavia, insiste Khan, il processo e in corso, e in quanto tale, la politica della porta chiusa, che circonda attualmente l’autenticazione di Hadith deve essere attentamente riesaminata.