Il pensiero islamico contemporaneo

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La rassegna Vale Philosophia! si è ampliata fino a includere il pensiero orientale e islamico: Giangiorgio Pasqualotto (Le filosofie del Grande Oriente), Armando Torno (Storia e attualità del pensiero filosofico russo), Massimo Campanini (Pensiero islamico contemporaneo) sono intervenuti in tre serate conclusive al Circolo Filologico Milanese per esplorarne storia e contemporaneità. È diffusa convinzione che la filosofia islamica abbia raggiunto l’acme nel Medioevo e che in età contemporanea abbia ben poco da dire. Dalla rinascita ottocentesca allo scontro con la modernità, all’impatto con la dimensione politica, alle posizioni più recenti, l’intervento di Campanini traccia un utile profilo del pensiero islamico contemporaneo, che si rivela portatore di contenuti ricchi e fecondi. Come già in epoca medievale, esso si rapporta dialetticamente con il pensiero e la filosofia occidentali, ma sviluppa proprie linee originali di ricerca ripensando la tradizione. Ne emerge un quadro vario nel quale, accanto alle posizioni tradizionaliste, si moltiplicano voci dissonanti e coraggiose, anche femminili, in cerca di una nuova identità nel contesto di una cultura islamica proiettata nel moderno.

Description

La rassegna Vale Philosophia! si è ampliata fino a includere il pensiero orientale e islamico: Giangiorgio Pasqualotto (Le filosofie del Grande Oriente), Armando Torno (Storia e attualità del pensiero filosofico russo), Massimo Campanini (Pensiero islamico contemporaneo) sono intervenuti in tre serate conclusive al Circolo Filologico Milanese per esplorarne storia e contemporaneità. È diffusa convinzione che la filosofia islamica abbia raggiunto l’acme nel Medioevo e che in età contemporanea abbia ben poco da dire. Dalla rinascita ottocentesca allo scontro con la modernità, all’impatto con la dimensione politica, alle posizioni più recenti, l’intervento di Campanini traccia un utile profilo del pensiero islamico contemporaneo, che si rivela portatore di contenuti ricchi e fecondi. Come già in epoca medievale, esso si rapporta dialetticamente con il pensiero e la filosofia occidentali, ma sviluppa proprie linee originali di ricerca ripensando la tradizione. Ne emerge un quadro vario nel quale, accanto alle posizioni tradizionaliste, si moltiplicano voci dissonanti e coraggiose, anche femminili, in cerca di una nuova identità nel contesto di una cultura islamica proiettata nel moderno.