Il libro della meditazione

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Dall’Introduzione: Forma di orazione mentale, in cui l’anima attraverso l’attenta considerazione di tutto quanto possa muovere la volontà al bene e al fervore della vita spirituale, la meditazione, come è noto, è pratica comune a tutte le religioni. Nell’Islam, il Corano fa perno nelle sue ammonizioni sulla necessità di meditare per scoprire i segni (âyât) di Allâh nel creato, nella storia e nell’uomo stesso.

La tradizione profetica (sunnah) non manca di consigliare la meditazione e di metterne in risalto i meriti. Presso i sûfî il fikr, o meditazione, viene abitualmente messo in rapporto con il dhikr, o recitazione giaculatoria dei nomi di Dio. Nell’esercizio del fikr il sûfî si concentra su un soggetto religioso e medita “secondo una concatenazione di idee o un susseguirsi di evocazioni che egli interiorizza e rivive”; nell’esercizio del dhikr invece, concentratosi sul soggetto, egli ne ripete continuamente il nome, dapprima verbalmente e poi interiormente e “lascia che il campo della coscienza si annienti” in esso .

Description

Dall’Introduzione: Forma di orazione mentale, in cui l’anima attraverso l’attenta considerazione di tutto quanto possa muovere la volontà al bene e al fervore della vita spirituale, la meditazione, come è noto, è pratica comune a tutte le religioni. Nell’Islam, il Corano fa perno nelle sue ammonizioni sulla necessità di meditare per scoprire i segni (âyât) di Allâh nel creato, nella storia e nell’uomo stesso.

La tradizione profetica (sunnah) non manca di consigliare la meditazione e di metterne in risalto i meriti. Presso i sûfî il fikr, o meditazione, viene abitualmente messo in rapporto con il dhikr, o recitazione giaculatoria dei nomi di Dio. Nell’esercizio del fikr il sûfî si concentra su un soggetto religioso e medita “secondo una concatenazione di idee o un susseguirsi di evocazioni che egli interiorizza e rivive”; nell’esercizio del dhikr invece, concentratosi sul soggetto, egli ne ripete continuamente il nome, dapprima verbalmente e poi interiormente e “lascia che il campo della coscienza si annienti” in esso .