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Ibn ‘Arabi afferma che se tutte le creature sono manifestazioni di Dio, gli uomini non possono adorare che Lui, qualunque cosa essi adorino. Non si vede mai altro Dio che quel nome che ci è stato rivelato e ha preso a esistere in ciascuno di noi; e inevitabilmente l’idea che ci facciamo del nostro Signore personale è influenzata dalla tradizione religiosa cui apparteniamo. Per questo Ibn ‘Arabi adottò l’atteggiamento di apertura verso le altre religioni, che si trova comunque nel Corano, e lo portò fino a un grado di tolleranza estrema.
Il sufismo è stato sin dalle origini caratterizzato da una pluralità di tendenze, spesso assai dissimili fra di loro, che però hanno sempre mantenuto un quadro di riferimento comune e sostanzialmente omogeneo. Più che un dissenso puramente teorico, è stata sempre una diversa visione intuitiva a determinare la differenza nelle dottrine, poiché ciascuno dei grandi sufi ha «assaggiato» esperienze spirituali sue proprie. E per questo che, fra tutti i rami dell’Islam, il sufismo è quello che ha mantenuto la maggiore coerenza interna e non ha mai sancito il trionfo assoluto di una scuola a detrimento delle altre. E ancora oggi costituisce uno dei mezzi indispensabili per approfondire la tradizione islamica nella sua interezza.

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Ibn ‘Arabi afferma che se tutte le creature sono manifestazioni di Dio, gli uomini non possono adorare che Lui, qualunque cosa essi adorino. Non si vede mai altro Dio che quel nome che ci è stato rivelato e ha preso a esistere in ciascuno di noi; e inevitabilmente l’idea che ci facciamo del nostro Signore personale è influenzata dalla tradizione religiosa cui apparteniamo. Per questo Ibn ‘Arabi adottò l’atteggiamento di apertura verso le altre religioni, che si trova comunque nel Corano, e lo portò fino a un grado di tolleranza estrema.
Il sufismo è stato sin dalle origini caratterizzato da una pluralità di tendenze, spesso assai dissimili fra di loro, che però hanno sempre mantenuto un quadro di riferimento comune e sostanzialmente omogeneo. Più che un dissenso puramente teorico, è stata sempre una diversa visione intuitiva a determinare la differenza nelle dottrine, poiché ciascuno dei grandi sufi ha «assaggiato» esperienze spirituali sue proprie. E per questo che, fra tutti i rami dell’Islam, il sufismo è quello che ha mantenuto la maggiore coerenza interna e non ha mai sancito il trionfo assoluto di una scuola a detrimento delle altre. E ancora oggi costituisce uno dei mezzi indispensabili per approfondire la tradizione islamica nella sua interezza.